venerdì, aprile 04, 2008

La differenza fra Architetto e Ingegnere? Un esame...

Ieri ho partecipato alla prima lezione di un seminario per l'esame di stato per l'abilitazione alla professione... ok, non sono ancora laureato, ma sono andato a vedere di che si trattava.
Escluse tutte le solite ciancie sulla deontologia professionale e il mestiere dell'Architetto, che ormai conosco a memoria, le poche cose interessanti erano le normative inerenti la regolamentazione della professione, ed infatti quelle mi sono segnato per poterle consultare con calma.
Un dettaglio però mi ha lasciato abbastanza perplesso se non incazzato.
L'attuale regolamentazione dello Ordine prevede varie sezioni in base al titolo di studio conseguito, considerando tutti i laureati del nuovo ordinamento, specializzati in un campo (ma penosamente ignoranti negli altri a confronto di un architetto veccchio stampo), mi sta bene riunire in un unico calderone conservatori, paesaggisti, architetti junior (geometroni) e architetti propriamente detti.
Ma non mi sta affatto bene che l'attuale normativa sull'esame di stato permetta anche ai laureati in ingeneria civile e/o archiotettonica (come se l'ingegnere medio capisse la differenza) di sostenerte l'esame e acquisire il titolo di Architetto, ovviamente per lo stesso motivo un laureato in Architettura (non scienze dell'architettura) può sostenere l'esame per l'abilitazione ad Ingegnere... non dico, ma siamo impazziti?
Uno studia tanti anni e si forma mentalmente per una professione e poi può andare a farnme un'altra solo perchè passa un esame?
Ok, l'esame di Stato è teoricamente sulla professionalità e capacità acquisite con le pratica, ed è nopto che in Italia in pochi tendono a fare il proprio mestiere, ma applicarli anche ad Archiotetti e Ingegneri è ridicolo, già gli Ingegneri tendono a prevalicare le competenze degli Architetti accampando chissà quali diritti, ma permettergli legalmente anche di fregarsi il titolo è davvero ridicolo!

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20 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ciao , non so cm sono finita qui a leggere il tuo blog .. ma ci sono ! mi ha incuriosito e volevo chiederti (siccome sembra che ne sai e io vago nell'ignoranza purtropo): ma una volta che un ingegnere ottiene l'abilitazione per fare l'architetto poi può cmq continuare a svolgere le mansioni di un ingegnere o sarà "solo" un architetto ?

10:45 AM  
Blogger Phayart said...

Stando a quello che dice la normativa un ingegnere già iscritto all'albo che ottiene poi l'iscrizione anche come architetto sarebbe abilitato a esercitare tutte e due le professioni, ora non so se esistano delle limitazioni ad hoc imposte dai due ordini per evitare questi "mezzo sangue", ma credo si possano fare tutti e due i mestieri.
Tanto poi il fondo contributivo pensionistico è comune, quindi non ci sono neanche problemi per quel tipo di pratica.

11:32 AM  
Anonymous Anonimo said...

grazie !

9:55 AM  
Anonymous Anonimo said...

ciao!ho lettto il tuo post per caso..volevo chiederti se davvero per ogni facoltà di ingegneria basta semplicemente l'esame di stato per iscriversi anche all'albo degli architetti...perchè io sapevo ce ne volessero di più..e anche delle integrazioni di esami come quelli di storia dell'architettura della città...io frequento ingegneria edile a firenze ma sono al primo anno e non sono ancora sicura di aver fatto la scelta giusta..il punto è che vorrei fare entrambe le cose!essere un architetto preparato al massimo sui calcoli strutturalo ed un ingegegnere che disegna e progetta con vena artistica...sigh!

1:22 AM  
Anonymous Anonimo said...

e poi non sarebbe male se imparassi anche a scrivere XD

1:24 AM  
Blogger Phayart said...

Stando a quello che dicono al corso preparatorio che fa l'Ordine degli Architetti serbrerebbe che basti l'esame, anche se spero fortemente che ci siano prove aggiuntive ad hoc, malgrado non comprenda per quale motivo "etico" un laureato di architettura possa voler diventare ingegnere o viceversa.

7:01 PM  
Anonymous carlo said...

Ciao, io sono ingegnere e ti posso assicurare che nessun ingegnere (intendo un ingegnere strutturista)sarebbe così tonto da iscriversi all'ordine degli architetti, specialmente dopo aver dato esami che, con tutto rispetto per gli architetti, non hanno nulla a che fare con quelli di architettura.

5:16 PM  
Blogger Phayart said...

Sulla serietà di chi ha fatto studi di Archituettura o ingegneria e crede davvero nella propria professione non ho alcun dubbio, quello che davvero mi turba è la leggerezza del legislatore nel fornire un mezzo del genere che consenta di passare così tranquillamente da uno "schieramento" all'altro.

5:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

io sono al terzo anno di ingengeria civile a firenze e mi vergognerei,una volta finiti gli studi se venissi paragonato a un architetto...se permettete un ingegnere(civile) può essere anche un architetto ma un architetto non potrà mai essere un ingegnere!!!

11:09 PM  
Blogger Phayart said...

Probabilmente proprio perché non avendo ancora finito gli studi non ti rendi conto della bestialità che hai detto, non basta qualche esame di storia dell'Architettura per trasformare un ingegnere civile in architetto, almeno non come forma mentis.
Sfortunatamente in Italia le due professioni sono da sempre viste come avversarie sugli stessi campi, nulla di più falso, potremo sfotterci per tradizione, ma si lavora insieme, le sue professioni sono complementari fra di loro e sono parte della stessa squadra, ma questo purtroppo è duro da far capire, soprattutto ad Ingegneria.
Comunque il problema si sta "risolvendo", grazie ad uno sciagurato disegno di legge proposto dalla senatrice Simona Vicari il grosso del mercato edile sarà consegnato ai geometri, alla facciaccia delle nostre lauree.

11:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma stai zitto razza di bestia, mentre noi ingegneri civili siamo a farci il culo sui libri voi (architettacci) siete a fare le casine di carta e i disegnini...Siamo d'accordo sul disegno di legge ridicolo ma la forma mentis di cui parli tu se permetti altro non è che la piena consapevolezza di saper utilizzare la colla stick e/o vinavil per i vostri aggregati di legno....fai una bella cosa ...vai a studiare SERIAMENTE SCIENZA DELLE COSTRUZIONI...

11:37 AM  
Blogger Phayart said...

Quando non si hanno argomentazioni convincenti si ricorre agli insulti o si alza la voce, reazione da manuale.
Fortunatamente sei ancora in tempo per diventare un ingegnere serio che sa collaborare con gli altri professionisti, e non una di quelle macchiette che pensano solo alla propria casta ed hanno rovinato l'edilizia italiana, pensaci.
Ed in generale, meno ottusità mentale non può che farti bene nei rapporti col prossimo.
Saluti :)

P.S. Scienza l'ho passato da molto, non annoto tutti gli esami che faccio sul blog, sarebbe davvero inutile.

12:04 PM  
Anonymous Anonimo said...

un architetto non durerebbe una settimana a studiare ingegneria, e un ingegnere non durerebbe una settimana a sopportare le manie dei prof architetti! la scienza delle costruzioni che fanno gli architetti è la nostra tecnica delle costruzioni, ovvero: applicare le formule gia pronte nella pratica. ma capire da dove nascono e studiare tutti i teoremi matematici che le dimostrano è ben altra cosa. Voi sicuramente siete più preparati nella progettazione, perchè i vostri studi sono incentrati su quello ma è ingiusto paragonare la preparazione scientifica di un ingenere a qualla di un architetto ed è vero che voi la maggior parte del tempo lo passate a progettare(quindi disegnare e fare modellini) e noi lo passiamo sui libri.non è ottusità mentale,semplicemente dopo tutta la fatica che si fa per arrivare alla laurea ci rode sentirsi paragonati ali architetti, non perchè avete qualcosa meno di noi ma è uno studio completamente diverso. La laurea in ingegneria ti insegna a non arrenderti,ogni esame è una sfida ogni volta più grande, ti distruggi per un esame,lo rifai 5 volte e appena l'hai passato...eccone un altro più dificile!non è ottusità mentale, è orgoglio di avercela fatta,di aver superato limiti sempre più grandi,dopo delusioni, sacrifici,pianti e isterismi.Bello tu non sai quello che passa un ingegnere negli anni di università, quando uscite di qua voi vi credete cristo in terra perchè ve lo hanno inculcato in testa, noi siamo orgogliosi di quello che siamo diventati perchè nonostante ci abbiano smerdato,umiliato e decimato, alla fine ce l'abbiamo fatta.

12:49 AM  
Blogger Phayart said...

E vedo che avete anche tanta voglia di sprecare il vostro tempo a incensarvi e propagandare il vostro credo, divertente per le prime due o tre volte, poi diventate stucchevoli.
L'eterna diatriba fra le due professioni che per noi è solo un gioco a sfotterci reciprocamente, ma tanto poi si lavora insieme, per voi diventa una specie di crociata per prevaricare, e quanto hai appena scritto non fa che confermarlo, manco fosse il peggiore dei cliché, se non sapessi che sarebbe assurdo penserei ad una grave forma d'invidia.
Liberati dei preconcetti o campi male.
Di quello che passa uno studente di ingegneria durante l'università non me me frega assolutamente nulla, se mi fosse interessato avrei fatto ingegneria e non Architettura, ma visto con che schemi mentali se ne esce non posso che essere felice di aver scelto altro.
Get a life!

P.S. firmarsi ogni tanto non sarebbe una brutta idea, quantomeno per una questione d'educazione.

2:20 AM  
Blogger serenaepoi said...

chi studia architettura per bene non sarà in grado comunque di fare calcoli strutturali all'altezza di un ingegnere , anche se ha dato l'esame di laboratorio di costruzioni con l'attuale presidente dell'ordine degli ingegneri, esame tra l'altro identico a quello di ingegneria (provare per credere), ma comunque avrà una cognizione dei problemi e delle possibili soluzioni nel campo delle strutture e questo si andrà ad unire alle altre conoscenze globali che architettura riesce a dare se studiata con passione... Gli ingegneri invece saranno capacissimi di costrure quello che vogliono, ma non conoscono l'estetica, il lato sociologico e quello percettivo del costruito. questo li rende dei bravissimi costruttori, strutturisti e chi più ne ha più ne metta, ma non degli architetti. neanche con un esame in più o dieci... è diverso l'approccio.per questo sono due facoltà e due professioni distinte. sarebbe il caso di tenerle distinte e magari, in questo periodo storico economico di merda, sarebbe bene appoggiarsi a chi ne sa di più piuttosto che cadere nella presunzione e nella superficialità.

1:16 PM  
Blogger Unknown said...

Appunto un ingegnere ne sa di più, è innegabile. L'arte non si impara sui libri in quanto liberissima espressione dell'animo umano. L'architetto può conoscere e prendere spunto dai maestri del passato ma..lo può fare un ingegnere! Un libro di storia dell'arte non ha bisogno di prerequisiti ed di facile e piacevole lettura. Dunque giusto dare ad un ingegnere ispirato un titolo di architetto a tutti gli effetti. Il problema è che per voi architetti è inconcepibile anche avvicinarvi ad un libro di analisi matematica 2..formulacce incomprensibili, se non dopo anni di allenamento mentale :)! Dunque un architetto non può fare l'ingegnere. Giusta l'attuale normativa.

10:34 AM  
Blogger Phayart said...

Grazie per avermi regalato la prima risata del giorno dopo una settimana piuttosto dura, un libro di Storia dell'Arte (di quelli seri, ovvio) è si una piacevole lettura, ma per comprenderne il testo servono anni di studio ed una buona conoscenza degli argomenti trattati, non è un romanzo che può essere affrontato senza basi.
E' esattamente come un libro di Analisi Matematica, con la sola differenza che si tratta di una disciplina e non di una scienza, ma non per questo più facile se la si vuole affrontare in maniera decente, proprio perchè trattasi di disciplina servono tutta una serie di conoscenze aggiuntive esterne per comprenderne a fondo i temi e queste sono cose che un Architetto sa perchè negli anni ci ha sbattuto il muso svariate volte, anche senza impelagarsi nelle tanto temute formule di cui sopra.
Malgrado lo sfottò storico (ormai più una tradizione che un vero scontro su basi serie) fra le due professioni si lavora comunque insieme, quindi perchè continuare a rimarcare la presunta superiorità di una delle due "fazioni", esistono sempre i geometri con cui prendersela! :D
P.S. hai mai fatto caso che in un dipartimento di strutture di una qualsiasi università non ci sono solo ingegneri? :)

11:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

Non capisco perchè questi ingegneri( senza sarcasmo, io stimo entrambe le discipline) devono sempre prendersela con gli architetti..noto una certa ottusità mentale che porta sempre a dichiarare l' architettura gradini sotto l' ingegneria, invece che ammettere che sono 2 cose molto diverse e che ,senza l'intervento di menti ottuse come certi orgogliosi ingegneri che arrivano a disprezzare l' architettura, potrebbero convivere perfettamente dando risultati notevoli..piuttosto prendetevela con i geometri che studiando la metà vi stanno rubando il lavoro..complimenti a Phayart per il blog..condivido pienamente le sue opinioni in merito a questo diverbio architetti vs ingegneri=)

5:52 PM  
Blogger Unknown said...

Come fai ad affermare ciò, se di progettazione edilizia non ne capite quasi niente. Quanti esami di composizione architettonica, progettazione architettonica, urbanistica, restauro e conservazione hai fatto?

2:33 PM  
Blogger Phayart said...

Wow, sarà che da un po non aggiorno il blog per problemi di tempo, ma vedo che questo post anche dopo anni continua a generare commenti ogni tanto. :)

2:50 PM  

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