venerdì, giugno 12, 2009

La sicurezza delle espulsioni

Tempo venni a conoscenza dell'esistenza di alcuni "centri di
identificazione" (per non dire campi di concentramento, ma non siamo
così cinici) che si trovano dei dintorni di Roma, per l'esattezza
quello di Castel Nuovo di porto a nord della capitale e quello di
Ponte Galeria, posto verso Magliana, nascosto fra i vari centri
commerciali di Parco Leonardo e Parco Da Vinci (lasciamo stare battute
su chi ha scelto questi nomi...).
Inizialmente Castel Nuovo di Porto ospitava un totale di 400 persone
in attesa di identificazione e/o richiedenti l'asilo politico per
varie ragioni, attualmente il centro è arrivato ad una capacità di 800
unità e si prevede di portare questo numero addirittura ad un milione,
serio potenziando anche la sorveglianza visto e considerato che a
gestire il tutto ci sono un paio di volanti della polizia e alcune
squadre di volontari della croce rossa... praticamente in caso di
disordini non ci sarebbe possibilità di contrastarli se non per una
manciata di minuti.
Cosa ancor più "divertente" è l'attuale situazione di centri come
Ponte Galeria, ufficialmente si sente dire che questi luoghi servono
ad ospitare le persone in attesa di identificazione, ma spesso non
viene detto che con l'attuale normativa questi possono essere
trattenuti fino ad un anno prima dell'espulsione... a patto che:
A) le generalità fornite siano vere e verificabili
B) il paese di provenienza abbia con l'Italia dei trattati per il
rimpatrio (ad esempio la Cina rifiuta i rimpatri)
Se sussistono queste condizioni il tizio viene rimpatriato
TEORICAMENTE entro l'anno, altrimenti alo scadere del periodo gli
viene consegnato un decreto d'espulsione e messo alla porta... del
centro, non del Paese, si avete capito bene, dopo l'anno se non si sa
chi è o da dove viene o il suo paese non lo rivuole semplicemente lo
si libera, ma con la letterina in mano che gli dice "tu sei brutto e
cattivo e devi andartene"... che sicurezza!