venerdì, novembre 25, 2011

Sto a tocchi...

E' ormai un mese che sono a casa forzatamente su indicazioni mediche, stando a quanto dice il mio medico curante sarei vittima della sindrome del burn-out, che da quel che ho capito significa "sei scoppiato causa stress lavorativo".
In segui to a questo sto considerando di cercare un nuovo lavoro, avendo ormai maturato i mesi minimi per la disoccupazione avrei anche modo di sostentarmi per qualche tempo durante la ricerca, francamente l'idea di tornare a lavorare dove sono stato finora mi mette già l'ansia a pensarci molto più di affrontare l'ignoto cercando altro.
Va bene che a quanto pare la preparazione che ho stando al mio attuale datore di levoro è ridicola, va bene che lui da ingegnere pretenda che io conosca nozioni di geologia, carpenteria e altra roba che come primo incarico non vedo come potrei sapere, mi ha spiegato più volte svariate cose e messo in mano un progetto di un edificio di lusso di sette piani più due interrati pretendendo di scendere al dettaglio degli infissi nei disegni sempre con esperienza zero nel campo e cambiando idea ogni settimana su una cosa costringendomi a modificare tavole e tavole di conseguenza in tempi ristrettissimi o senza neanche comunicarmi le scadenze se non a meno di un giorno dalla data limite.
Sono stato accusato di essere un handicappato perché non capivo le direttive date, anche se in contraddizione fra di loro, sono stato accusato di farmi di non so cosa nel fine settimana perché il lunedì a volte non riuscivo a capire le informazioni frammentarie date.
Mi sono beccato calci e pugni con tanto di ematomi e una visita al pronto soccorso dopo una giornata con la mano nel ghiaccio per non perdere ore di lavoro, ho avuto ematomi per settimane e non mi sono mai lamentato perché "mi stava facendo un favore a tenermi ed a pagarmi", paga per per inciso è stata definita da vari uffici come quello del lavoro e un'assicurazione "ridicola", la mia padrona di casa leggendo il mio contratto di assunzione quando ho firmato per l'affitto ha simpaticamente commentato "pensavo che la schiavitù fosse stata abolita".
Sono stato costretto a firmare più volte una lettera di licenziamento che veniva rinnovata ogni tre mesi in base all'umore del capo ad al mio comportamento, mi si rifaccia più volte al giorno che è più di un anno che lavoro su un unico progetto da solo e non ho ancora finito, anche se con interruzioni per completare altri lavori, ma questo ovviamente viene tralasciato, qualsiasi idea progettuale che ho fornito è dimenticata e naturalmente solo i miei errori sono conteggiati, sono tanti lo so, ma continuare ogni giorno a rinfacciarmeli più volte al giorno è troppo.
Mi è stato rinfacciato che pranzo, (pranzavo visto che anche questo mi è stato tolto) col capo e famiglia senza mai contribuire, onestamente non sapevo di doverlo fare ed ho sempre cercato di dare meno disturbo possibile, malgrado poi a tavola si parlasse male degli italiani con me presente.
Ho sopportato le sfuriate del capo per i miei errori, la stampa sbattuta e strofinata letteralmente in faccia per uno sbaglio fatto, i pugni , i calci, gli insulti come "italiano di merda" o peggio a me e alla mia nazione, le poco gradevoli uscite coinvolgendo mia madre (il classico figlio di...) a cui per una volta che ho reagito chiedendo almeno quello di risparmiarmelo mi sono sentito rispondere "ma è vero", ho sopportato delicatezze come "dovevate bruciare tutti nei forni" (uscita che per inciso non ho capito, ma sui preferisco non approfondire o mi incazzo di più), ok sono colpevole di un ritardo del cantiere che è già costato delle penali, ma allora licenziami, non mi costringere sotto dettatura a firmare una lettera di dimissioni in cui mi definisco praticamente un incompetente cretino se non peggio, è il mio primo incarico serio e forse è troppo.
Però del render dell'edificio fatto in due versioni con ombre e bump decenti (dannata cortina) non si è lamentato, a parte ovviamente il fatto che quando stavo preparando i primi render di prova gli ho fatto notare che servivano almeno un'ora di calcolo ad immagine e s'è incazzato dicendo che avevo avuto 15 mesi per farlo, qualcuno non ha le idee chiare su come funzioni la cosa, soprattutto quando imputa a me il fatto che ci sono ritardi nella produzione delle immagini, ritardi causati dai regolari crash dei pc dedicati al render perché non reggono due piantine messe in più (poligoni all'osso e solo luce solare) per ravvivare la scena.
Non ce la faccio più, è un mese che sono a casa sotto ansiolitici e col terrore di tornare a lavorare lì, il medico dell'assicurazione malattia che è venuto a visitarmi mi ha perfino proposto di fare da tramite per rescindere il contratto senza che debba tornare in ufficio, la cosa mista davvero demoralizzando perché ormai ho praticamente perso ogni fiducia in quello che sapevo fare grazie al trattamento che mio attuale capo, che per carità fuori dal lavoro è una persona squisita che apprezzo tantissimo come uomo, ma come ingegnere e datore di lavoro è angosciante, non per le competenze, ma per il trattamento del prossimo, capisco che lo studio prima contasse circa una ventina di persone ed ora ci sono solo io e la figlia.
i dispiace soprattutto che è il padre di una mia amica carissima, ho tenuto all'oscuro di tutto per lasciarla neutrale rispetto alla situazione, ma io davvero non ce la faccio più, senza contare che regolarmente poi mi trovo a dover tirare avanti sperando che mi versi lo stipendio, che anche durante i periodi normali non sempre arriva in tempo, anzi quasi mai, tanto io non lo merito stando a quanto dice lui, solo per la sopportazione almeno quella "miseria che mi da" (testuali parole sue) potrebbe essere puntuale, almeno per non dover ogni volta avviare il padrone di casa del ritardo.
Pant, pant, se siete arrivati in fondo a questa menata vi siete beccati uno sfogo non da poco, mi scuso per la noia, ma ne avevo bisogno, al prossimo post sperando sia meno triste.

3 Comments:

Blogger Adriano F. said...

Benvenuto nel mondo del lavoro.
Scherzi a parte... la situazione da te descritta è una situazione che necessita di immediate dimissioni da parte tua e pazienza se poi devi pulire qualche vetro ai semafori per cambiare.
Sopportare oltre questa cosa, oltre che peggiorare la salute, ti creerà problemi in futuro per l'approccio verso il lavoro "in generale".
Cerca immediatamente un'alternativa.
Noto comunque qualche contraddizione quando dici: "...sfuriate del capo per i miei errori, la stampa sbattuta e strofinata letteralmente in faccia per uno sbaglio fatto, i pugni , i calci, gli insulti come "italiano di merda" o peggio..." e poi dici "...fuori dal lavoro è una persona squisita che apprezzo tantissimo come uomo...". Chi si comporta così sul posto di lavoro è stronzo a prescindere.

3:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

Gianluì se hai maturato i mesi per la disoccupazione dai retta al medico dell'assicurazione malattia e rescindi il contratto senza tornare in ufficio.

Sopratutto NON firmare più lettere di licenziamento, non ti può costringere e se vuole ti licenzia lui ma se ne assume TUTTE le responsabilità.

Poi se mi permetti mi sembri vittima della sindrome di Stoccolma, il tuo capo è uno stronzo punto e basta. Se ti tratta da merda e ti da del figlio di puttana non mi sembra che fuori dal lavoro possa essere una persona squisita.

Poi altre due cose:

1. Lascia immediatamente perdere gli ansiolitici o non ne esci più. Alza la testa, tira fuori le palle.
2. Fregatene se è il padre della tua amica, quando si lavora non si è amici.

Fammi sapere se devo venir su a prendere prima lui poi te a calci nel culo!

Con affetto. :-D

7:12 PM  
Blogger Kikka said...

quella che descrivi Gianluigi è una situazione inaccettabile in svizzera, in italia o in qualsiasi altra nazione. nessuno, ribadisco, nessuno può permettersi di metterti le mani addosso, specialmente sul posto di lavoro. quella persona è una merda sia dentro che fuori, perchè chi si permette un comportamento del genere non ha giustificazioni.
anche se fosse il padre della tua ragazza invece che della tua amica, quell'uomo VA DENUNCIATO senza pensarci due volte, quello che hai subito si chiama mobbing, anzi si tratta di aggressione ed offese personali, passibili di penale, altro che unabrava persona. sii uomo e fai quello che devi, non permettere che una persona del genere si vani anche magari di aver fatto il possibile er un " poverom stupido di italiano". deve cagare sangue altro che.

2:52 PM  

Posta un commento

<< Home