lunedì, maggio 12, 2008

La Seconda Carica dello Stato


Imperversa ancora sulle reti naziolali il presunto crimine compiuto da Marco Travaglio contro Renato Schivani, attualmente e inspiegabilmente la seconda carica dello Stato.

Vediamo dunque chi sarebbe il signor Schifani in quesione.

Scifani, Renato Giuseppe

Anagrafe: Palermo, 11 maggio 1950

Curriculum: Laurea in Giurisprudenza, avvocato, dal 2001 capogruppo FI al senato, 3 legislature (1996, 2001, 2006)

Soprannome: Fronte del Riporto

Segni paticolari: Insieme al senatore dell'Ulivo Antonio Maccanico da il nome al famoso lodo Maccanico-Schifani, legge del 2003 ideata per bloccare i processi in corso a carico di Silvio Berlusconi.
La legge aveva la scusa di rendere immuni le cinque più alte cariche dello Stato, anche se in qiel momento nessuna delle atre quattro aveva processi in corso, la norma è stata poi dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 maggio del 2003.
Filippo Mancuso, ex ministro della Giustizia, lo definisce "il principe del foro del recupero crediti", anche se Schifani sembra più ferrao come avvocato in campo urbanistico.
Negli ani '80 è socio con Enrico La Loggia, Nino Mandalà e Benny D'Agostino nella Siculabrokers, società di brokeraggio assicurativo, Mandalà verrà in seguito condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, mentre D'Agostino per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il pentito Francesco Campanella negli anni '90 dichiarò:

Il piano regolatore di Villabate, strumento di programmazione fondamentale in funzione del entro commerciale che si voleva realizzare e attorno al quele ruotavano gli interessi di mafiosi e politici, sarebbe stato concordao da Antonio Mandalà con La Loggia. L'operazione avrebbe previsto l'assagnazione dell'incarico ad un loro progettista di fiducia, l'ingegner Guzzardo, e l'incarico di esperto del sindaco in materia urbanistica allo stesso Schifani, che avrebbe coordinato con il Guzzardo tutte le richieste che lo stesso Mandalà avesse voluto inserire in materia di urbanistica. In cambio La Loggia, Schifani e Guzzardo avrebbero diviso gli importi relativi alle parcelle di progettazione Prg e consulenza. Il piano regolatore di Villabate si formò sulle indicazioni che vennero costruite dagli stessi Antonino e Ncola Mandalà (figlio di Antonino e curatore per un paio d'anni dgli spostamenti e latitanza di Bernardo Provenzano), in funzione alle indicazioni dei componenti dlla famiglia mafiosa e alle tangenti concordate.

Ovviamente Schifani, che è stato effettivamente consulente urbanistico del comune di Villabate, e La Loggia hanno annunciato una querela contro Campanella.

Assenze: 321 su 1447 (22,2%), Missioni 20 su 1447 (1,4%)

Frase celebre: "Li abiamo fregati!" (dopo l'approvazione della legge sul legittimo sospetto, utile a spostare i processi di Berlusconi e Previti da Milano a Brescia, del 1° agosto 2002)
"Oggi Cuffaro ha ripreso saldamente in mano il timone di una Sicilia che già è cresciuta così come i dati sul Pil e sulla disoccupazione ai minimi storici ci indicano. Dobbiamo anche riconoscere al governatore siciliano che è stato e continua ad essere l'unico garante dellaunitè della coalizione, risultato questo che, in un sistema maggioritario, è garanzia di stabilità e quindi di quella risorsa fondamentale per lo sviluppo che è la governabilità di un territorio. Forza Italia sarà al suo fianco in questa nuova fase di governo della Regione per sostenere quella linea riformistica che è alla base del proprio credito politico" (dopo la condanna di Cuffaro per favoreggiamento, Agi, 19 gennaio 2008)
"Schifà, se stai sul cazzo a me, figurati all'opposizione!" (pronunciato da un collega di partito nel bar del senato durante il Berlusconi 2)

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