sabato, agosto 16, 2008

Alemanno cambia idea... di nuovo...

Dal sempre ottimo, almeno per chi si interessa della materia, blog del professor Muratore (Archiwatch) prendo un comunicato di Sandro Bari sulle ultime geniali idee del Campidoglio.

Il rantolo del cementatore

Non sembra vero, ma forse avrebbe dovuto essere scontato: dopo le tranquillizzanti notizie sul blocco dello sventramento del Pincio, un sussulto di bestia ferita si leva dal giornale della Capitale, quello (una volta) “conservatore”.
Forse un ordine padronale per un estremo tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica – cambiando sistema – verso la “necessità” di realizzare quel parcheggio, bene assoluto solo per chi lo costruisce e per gli “annessi e connessi” che hanno trovato modo di inserirsi nel grosso affare.
Estremo tentativo, quindi, cambiando le carte: facciamolo passare per un’opera meritoria “di destra” contro tutti quelli che in questi ultimi quindici anni hanno affossato ogni opera pubblica romana in nome della conservazione.
Strano, ma non era il contrario? Ma non erano di sinistra quelli che hanno imposto scelte urbanistiche senza criterio al solo grido “Roma deve incassare denaro” (ass. Minelli), e non erano di destra coloro che si sono opposti in Consiglio Comunale fino all’ultimo contro tali aberrazioni? Strano, perché così risulta dalle votazioni…
Ora, secondo il giornale, l’oscurantismo in campo ambientale di ex e postcomunisti,Verdi, ecologisti (proprio quelli che mai si sono opposti, per ideologia, ai disegni di Veltroni) dovrebbe essere spazzato via dal decisionismo del vittorioso Alemanno, che ha la maggioranza per ordinare, esigere, imporre. Si contesta cioè la disponibilità al dialogo, promessa e finora mantenuta, forse per ricordare al Sindaco che è stato eletto, sì, dai cittadini, ma che il potere a Roma ce l’hanno altri. Altri, che possiedono giornali, imprese, cantieri, appalti…
A chi fa comodo questa improvvisa presa di posizione in favore dei parcheggi, degli scavi, dei lavori in corso? Questo monito di quanto costa la penale se salta il progetto parcheggio? Questa reprimenda neppure tanto blanda al Primo Cittadino che si fa scrupolo di costituire e addirittura consultare una Commissione di Saggi su un problema così serio?
Ora si irride anche a tale commissione e alla sua relazione. E, all’assalto, si mandano avanti i bambini, come fanno i guerriglieri vigliacchi. Si fanno esporre articolisti impreparati, che si contorcono in contraddizioni su argomenti capziosi, si avvolgono in teorie ritrite e dimostrate reiteratamente false. Agli ordini del padrone, secondo la “linea editoriale”. Senza vergogna.
Ma non è finita.
Altro “avvertimento” ad Alemanno arriva dalla Cina. Il CONI manda avanti Angelo Binagli, presidente della Federazione Italiana Tennis: “Roma potrebbe perdere gli Internazionali perché il Comune ha bloccato il progetto del nuovo Centrale. La giunta Alemanno ha intenzione di rimodulare uno stadio meno impattante. Ma non c’è più molto tempo, bisogna rompere gli indugi”. Capito, concittadini? Per colpa di Italia Nostra che si oppone allo scempio architettonico e ambientale del Foro Italico, corriamo il rischio gravissimo di perdere gli incassi stratosferici che ci porterebbe l’indotto degli Internazionali di Tennis. Attento, Sindaco, a quello che fai, stai rischiando parecchio a metterti contro il potere avallato dalle precedenti gestioni.
Ci si aspetterebbe dalla stampa un appoggio alle iniziative di salvaguardia dei beni culturali, urbanistici, ambientali, naturalistici, architettonici della nostra povera Roma, mercificata e avvilita. Invece no, i giornali sono solo portavoce dei padroni: nessuno interviene su Angelo Binagli per ricordargli che basterebbe spostare il mega impianto del tennis, violentatore del Foro e di Monte Mario, di qualche centinaio di metri, per esempio nella vastissima zona, libera e disponibile, di Tor di Quinto, dove sarebbe agibile a chiunque per spazi e per parcheggi. Il fatto è che lo vogliono lì, perché così fa comodo alla CONI Servizi, altri padroni. Che adesso, gloriandosi degli ori conquistati da chi fatica per davvero, presenteranno il conto al Sindaco, ricordandogli chi ha il potere.
Alemanno è stato eletto proprio da chi era stanco di questo potere della politica comprata dai costruttori, da chi era stanco di questo svilimento della Città in nome del dio denaro. Speriamo che il Sindaco se ne ricordi e che sappia resistere a questi ultimi rantoli.”
S. B.


Qui il post completo: Dal Pincio al Foro … i talebani del cemento … alle grandi manovre di Ferragosto …

Personalmente non mi stupisce per niente l'ennesimo cambio d'idee di Alemanno, in molti scordano della figura meschina che fece nell'ambito della questione "Frescoblu" della Parmalat, in cui si capì palesemente che la sua opinione in materia era stata comprata da Tanzi e compari per agevolarli, Alemanno in quel caso si salvò solo perchè poco dopo scoppiò il Caso Parmalat e lui potè mettersi al sicuro ricambiando di nuovo idea e godendo della protezione politica dell'allora maggioranza.
Mi spiace davvero dirlo ma chi l'ha votato sindaco di Roma se lo merita, hanno preferito un tipo losco col suo passato e le sue simpatie (La moglie a capo del MSI vi dice qualcosa?) invece di un Rutelli, che pur fesso geneticamente, almeno ha una fedina penale molto più corta del Camerata Ingegner Gianni.
Ma evidentemente ai romani piace sentirsi prendere in giro.

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