sabato, maggio 24, 2008

Ricominciamo col ponte...


Leggo stamattina che le fregnacce sul Ponte sullo Stretto di Messina stanno torando di moda... i più grosso esempio di demagogia a sfondo urbano-ingegneristico che l'Italia ricordi dai tempi dello SDO!
Cantieri aperti nel 2010 e inaugurazione nel 2016, certo e a quando il varo dell'Enterprise funzionante?
Se vi prendete la briga di fare una ricerca in rete scoprirete vari commenti sul pogetto da parte di seri addetti ai lavori come i vari ingegneri strutturisti, fra cui un mio docente Fabio Brancaleoni, chiamato più volte in causa come consulente sulla fattibilità, e praticamente tutti dicono a chiare lettere che il progetto non è impossibile, ma non certo con questi tempi.
Manca tutta la parte di verifica e studio di fattibilità per un ponte a campata singola di quelle dimensioni, non esistono allo stato attuale modelli matematici che possano verificare staticamente un manufatto di quelle dimensioni, qundo leggo di gente che dice "in Giappone e Danimarca hanno già realizzato strutture analoghe", certo, ma il più lungo dei due è quello giapponese ed è lmeno un chilometro più corto del previsto Ponte di Messina.
Si rendono conto in termini di calcoli che significa questo?
Poi va messo in conto la natura del luogo, da una parte un terreno di tipo carsico e dall'altra sabbia, il tutto a cavallo di una faglia in zona sismica con l'ira di Dio di folate di vento a condire il tutto.
Se i progettisti giapponesi sono stati tanto fessi da stare a far verifiche per dieci anni con tanto di sezione 1:1 per verificare il profilo in una galleria del vento, noi siamo più furbi e con un progettino a malapena preliminare (perchè solo quello esiste finora, oltre ad un bel plastico ormai polveroso) andiao a costruire un mostro infrastrutturale di queste dimensioni.
Senza considerare l dettaglio che un ponte connette di solito due reti stradali o almeno ie singole strade con una buona capacità di traffico... questo al momento connetterà due vuoti, perchè di reti autostradali degne di tale nome ce n'è giusto un accenno dalla parte calabra, se sono buono con la definizione.
Vedremo che succese, ma se le premesse sono queste e dovesse mai aprire nei tempi, io da addato ai lavori preferirò prendere ancora il traghetto, a me una struttura di quelle dimensioni non ispira certo fiducia ed essendo un pessimo nuotatore non voglio rischiare.

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